Secondo quanto si apprende da fonti governative, il Consiglio dei Ministri ha “congelato” per un altro mese, vale a dire fino al 28 febbraio, l’invio delle cartelle esattoriali. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, ha affermato che Palazzo Chigi sta lavorando ad un provvedimento “che prevede lo scaglionamento delle cartelle per diluire nel tempo il loro invio e ridurre la pressione sui contribuenti”.
Si ricorda che il D.L. 15 gennaio 2021, n. 3 – ora all’esame del Parlamento per la conversione in legge – aveva disposto l’ulteriore differimento al 31 gennaio 2021 dei termini previsti per la notifica di accertamenti e cartelle, nonché dei versamenti dovuti, già oggetto di sospensione fino al 31 dicembre 2020 ad opera dei decreti anti-Covid emanati nel 2020.
Si tratta di una mini-proroga in attesa di un pacchetto più ampio di misure, quali una nuova rottamazione o saldo e stralcio, che potrebbero essere contenute nel quinto decreto “Ristori” o nel primo provvedimento utile. Rinviati anche i pignoramenti di stipendi e pensioni e le scadenze di versamento e dichiarazione dell’imposta sui servizi digitali.