Riscossione: in arrivo un’altra rottamazione?

di | 23 Ottobre 2022

Le due emergenze che il nuovo Governo si trova ad affrontare sin dal suo insediamento sono:

  • il caro bollette;
  • l’invio massivo di cartelle esattoriali e l’avvio delle procedure esecutive (pignoramenti dei conti correnti, pignoramenti presso terzi, ecc.) già in atto per milioni di contribuenti.

Dopo la pandemia, l’invio sia delle cartelle che degli avvisi di intimazione a pagare è ripreso da settembre 2021 ma ora il flusso di invii rischia di mettere in ginocchio famiglie e imprese. Tra i punti del programma di Governo era stata inserita una nuova rottamazione.

Al momento, l’ipotesi che si sta delineando è di procedere con uno dei primi provvedimenti a una nuova rottamazione delle cartelle.

Rottamazione che riguarderebbe i decaduti, cioè i contribuenti che avevano aderito alle sanatorie ma poi non hanno pagato alle scadenze previste.

L’ipotesi è di concedere la pace fiscale ai carichi affidati alla riscossione fino al 30 giugno 2022, estendendo il raggio d’azione:

  • sia alle cartelle inviate ante pandemia;
  • che a quelle successive.

arrivando ad abbracciare i debiti con il Fisco emersi più di recente. 

La nuova rottamazione consentirà di pagare il debito con uno sconto corposo di sanzioni e interessi (per le imposte tributarie): un forfait del 5%, con la necessità di saldare l’imposta dovuta.

Il piano dei versamenti sarà articolato in un periodo di dieci anni

La sostenibilità in termini di conti pubblici della rottamazione verrà verificata dall’ulteriore introduzione della cancellazione dei “mini” ruoli pendenti.

Negli ultimi anni ci sono stati due interventi in questo senso:

  • prima con lo stralcio dei mini-debiti fino a 1.000 euro con la pace fiscale 2018;
  • successivamente con la cancellazione dei carichi fino a 5.000 euro prevista dal c.d. Decreto “Sostegni” (D.L. n. 41/2021) ma solo per chi aveva maturato redditi fino a 30.000 euro.

Ora l’intenzione è di effettuare una cancellazione più ampia (senza limiti di reddito) ma i margini lasciati dalla finanza pubblica determineranno la soglia limite.

Tra le possibili soluzioni c’è uno stralcio integrale delle cartelle fino a 1.000 euro. In ogni caso, si tratterebbe di un’occasione immediata per risolvere sul nascere la questione delle sanzioni da 100 euro per coloro che non si sono vaccinati.

Pronti a partire ci sarebbero quasi un milione di atti da recapitare a chi non ha rispettato gli obblighi vaccinali contro il Covid. 

Si ricorda che la Legge di conversione del Decreto “Sostegni-ter” (Legge n. 25/2022) ha previsto la riammissione ai benefici della “Rottamazione-ter” per i contribuenti che non hanno corrisposto, entro lo scorso 9 dicembre 2021, le rate in scadenza negli anni 2020 e 2021, fissando nuovi termini per il pagamento. Inoltre, la stessa Legge, ha stabilito che, per le rate in scadenza nell’anno 2022, il pagamento è considerato tempestivo se effettuato integralmente entro il 30 novembre 2022.

In caso di decadenza per inadempienza:

  • per i piani di rateizzazione richiesti prima del 16 luglio 2022 è possibile essere riammessi all’istituto della rateizzazione solo dopo aver regolarizzato l’importo delle rate scadute, calcolate alla data di presentazione della nuova richiesta di rateizzazione;
  • per i piani di rateizzazione richiesti dal 16 luglio 2022 i carichi non potranno essere nuovamente rateizzati.

La “decadenza per inadempienza” si concretizza a fronte del mancato pagamento di un diverso numero di rate, anche non consecutive, in ragione della data di presentazione dell’istanza, indipendentemente dalla tipologia dell’istanza stessa (ordinaria o straordinaria). Più precisamente:

  • per le rateizzazioni in essere all’8 marzo 2020 (21 febbraio nel caso di soggetti residenti nella cosiddetta ex “zona rossa”), la decadenza si concretizza al mancato pagamento di 18 rate anche non consecutive (come previsto dal Decreto “Fiscale”);
  • per le rateizzazioni concesse dopo l’8 marzo 2020 e richieste fino al 31 dicembre 2021, la decadenza si concretizza al mancato pagamento di 10 rate anche non consecutive (come previsto dal Decreto “Ristori”);
  • per le rateizzazioni presentate e concesse successivamente al 1° gennaio 2022, la decadenza si concretizza al mancato pagamento di 5 rate anche non consecutive;
  • per le rateizzazioni presentate dal 16 luglio 2022, la decadenza si concretizza al mancato pagamento di 8 rate anche non consecutive.

La decadenza dal beneficio della rateizzazione di uno o più carichi non preclude la possibilità di chiedere la dilazione del pagamento di carichi diversi da quelli per i quali è intervenuta la decadenza.

Il link per le nuove richieste è il seguente: https://www.agenziaentrateriscossione.gov.it/it/cittadini/Rateizzazione/.

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