Indennizzo una tantum: andrà a 2.800.000 partite Iva
Dodici miliardi di indennizzi per 2.800.000 partite Iva, una media di 4.200 euro a contribuente. Un aiuto una tantum, se si considera che, dai dati in possesso del ministero dell’economia, il calo del fatturato in Italia del 2020 rispetto al 2019 è stato di 400 miliardi di euro.
Tanto che è in preparazione un nuovo scostamento ad aprile con il varo del Def (documento di economia e finanza) e c’è da pensare dunque a un nuovo Sostegni con ulteriori aiuti in base alla crisi pandemica.
Questo mentre oggi dovrebbe arrivare un comunicato legge del ministero dell’economia che anticiperà la proroga della trasmissione delle certificazioni uniche (Cu), il cui invio è in scadenza al 16 marzo: la scadenza sarà spostata, accogliendo le richieste dei consulenti del lavoro, al 30 aprile 2021.
Sono le anticipazioni sull’attività del ministero dell’economia per il decreto Sostegni fornite ieri dal sottosegretario Claudio Durigon al direttore della Fondazione studi consulenti del lavoro, Rosario De Luca, durante la trasmissione 18 minuti.
«Il decreto sostegni», ha spiegato Durigon, «avrà più ambiti: lavoro, piano vaccinale che sarà finanziato in gran parte con il decreto e ci sarà un ristoro, un indennizzo, che però sicuramente non sarà mai pari a ciò che oggi effettivamente c’è stato come calo fatturato».
Il sottosegretario calcola un calo fatturato del paese Italia di 400 mld e aggiunge: «Se noi mettiamo 12 mld è davvero una una tantum, tanto è vero che nei nostri ragionamenti, visto il perdurare della crisi emergenziale, stiamo pensando di prevedere un ulteriore scostamento ad aprile quando si andrà a discutere del Def».
In quel contesto, secondo Durigon, si potrà pensare a ulteriori incentivi per le partite Iva. Confermata, poi, l’eliminazione del criterio del codice Ateco per la concessione dei sostegni. Ricomprendendo così anche i professionisti.
Non si tratterà comunque di grossi importi. Le quattro fasce su cui si moduleranno gli importi da ristorare dopo aver subito il calo del fatturato del 33% su base annuale saranno riviste partendo non più dal 33% ma dal 25% dei ricavi.
Si punta però a ampliare la platea dei contribuenti a cui entro il 30 aprile, secondo la data citata da Durigon, con un nuovo programma messo a punto da Sogei, dovrebbero essere accreditati gli indennizzi: «Sono 2.800.000 le partite Iva a cui saranno dati gli indennizzi».