Un decreto Ristori 5 che punta a interventi mirati, che uscirà dal perimetro dei codici Ateco, con valutazioni ex post e su cali di fatturato su base annuale riformulando anche le percentuali di calo a cui guardare. Con una rimodulazione della riscossione allo studio.
Sono questi i contenuti del provvedimento su cui il ministero dell’economia sta lavorando e che il ministro Roberto Gualtieri, intervenuto ieri nelle commissioni bilancio riunite di camera e senato, per illustrarlo spera sia l’ultimo intervento del genere che poggia su uno scostamento pari a 32 mld di euro.
Sempre ieri il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli ha anticipato che sono a disposizione 5,3 mld di risorse che dovranno essere utilizzate per: «stralciare alcune scadenze fiscali di oggi: quindi una parte dovrà essere erogata come contributo diretto e una parte sarà di detrazioni di imposta che non saranno pagate dalle aziende». Un intervento calcola Patuanelli che arriverà a 13 mld di euro.
Nel suo intervento Gualtieri ha confermato quanto illustrato dal viceministro Antonio Misiani durante il IV forum di ItaliaOggi (si veda ItaliaOggi del 16/1/21).
Per quanto riguarda gli indennizzi Gualtieri guardando agli interventi passati ha evidenziato che: « È evidente che con la rapidità dei ristori ci sono casi in cui il metro di comparazione ha prodotto delle ingiustizie, quindi una valutazione ex post che possa valutare l’intero anno, che possa sommare quello che si è avuto e quello che non si è avuto, numeri alla mano, ci consente di ripianare quelle eventuali limiti o situazioni di penalizzazione che si possono essere state».
Non solo. Gualtieri ha ribadito che ancora non si è decisa la soglia su cui identificare il calo di fatturato ma non fa mistero di guardare all’esperienza degli altri paesi, la Francia in particolare dove: «Le soglie in altri paesi sono molto alte, per esempio in Francia dal 50 al 75%, sono favorevole a uscire dal perimetro dei codici Ateco e studiare criteri più generali, ma questo richiede soglie adeguate perché dobbiamo utilizzare risorse che non sono infinite».
Rispondendo a una domanda del senatore Andrea De Bertoldi, il titolare del ministero dell’economia ha confermato che si troveranno misure ad hoc per i professionisti e ha confermato che ci sarà un intervento sulla Naspi e un miliardo e mezzo per la de contribuzione degli autonomi.
Per Gualtieri gli interventi selettivi saranno anche sul tema del lavoro. «Nuovi stanziamenti per interventi a tutela del lavoro, che consentiranno di finanziare un nuovo periodo di cassa integrazione per quelle imprese che continuano ad avere difficoltà a causa del Covid-19» e se sarà «necessario» proseguirà, in modalità «selettiva», anche lo stop dei licenziamenti».
Infine, per quanto riguarda la vicenda cartelle esattoriali e attività fiscale più in generale, il ministro ha confermato che sono allo studio delle misure ancora non definite per coniugare esigenze dello stato di continuare la propria attività di contrasto all’evasione e di comprensione di alcune situazioni rese difficili per la pandemia.
Il governo punta a evitare un affastellamento di atti ma ha ricordato Gualtieri che «l’attività di contrasto all’evasione deve continuare».